Il Progetto
Immedesimarsi in un’ape, sperimentare in modo differente la percezione degli alberi nei nostri parchi o toccare con la propria mano i “ghiacciai che si sciolgono” permette di vivere in prima persona esperienze che consentono di fissare concetti, immagini e ricordi, che diventano poi armi potenti nella formazione della personalità dell’individuo.
Portando, in maniera totalmente gratuita, bambini e ragazzi con e senza disabilità visiva in luoghi da scoprire (o riscoprire, come parchi e cascine del capoluogo lombardo), resi accessibili per permetterne la fruibilità a tutti, vogliamo lasciare un segno, un sorriso, un seme di impegno sociale e ambientale per contribuire alla crescita attraverso il gioco, il divertimento, il fare.
Obiettivi
Attraverso esperienze inclusive, emotivamente coinvolgenti e divertenti, il progetto si pone i seguenti obiettivi:
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recuperare una socialità partecipata e inclusiva, messa a dura prova dal lungo distanziamento, che ha accentuato ancor di più l’isolamento delle persone con fragilità sensoriale, attraverso un'interazione tra le persone, che abbatte i pregiudizi, le barriere percettive e garantisce a tutti pari opportunità, rivolgendo ai minori con e senza disabilità visiva la medesima offerta ludico-didattica;
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aumentare la consapevolezza, la sensibilizzazione e la qualità e quantità di informazioni in tema di temi cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale, insegnando a salvaguardare il Pianeta attraverso la comprensione e la sperimentazione in prima persona del rispetto - prima di tutto - del prossimo;
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diffondere una cultura di solidarietà e uguaglianza,
aumentando la capacità di utilizzo del “linguaggio universale” della multisensorialità, per arrivare ai più̀ giovani in un modo efficace, divertente e capace di superare pregiudizi e preconcetti, per trasformarsi in esempio da attuare e replicare in tutti gli ambiti dell’agire quotidiano;
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promuovere l’importanza della “Scoperta”
di nuovi luoghi, nuovi amici, nuove prospettive e caratteristiche differenti da noi stessi, per scoprire poi che si è molto più simili di quanto non si immaginasse;
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sensibilizzare sull’adozione di stili di vita sani,
puntando ad una tutela dell’ambiente di lungo termine, attraverso la valorizzazione delle attività all’aperto e del contatto con la natura;
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aumentare il livello di competenza degli operatori
(progettisti, educatori) e della comunità educante coinvolta attraverso percorsi di formazione interna sul variegato mondo della disabilità visiva, mettendo così a sistema il valore aggiunto di risorse umane e organizzazioni diversificate e generando un effetto moltiplicatore con una durata che travalica il periodo di progetto, andando a beneficio di un numero di utenti complessivo che crescerà progressivamente nel tempo.